I social sono una piazza dove ognuno di noi sosta per un breve o lungo periodo. Basta dare uno sguardo per capire che l’uso fatto da ciascuno dipende dalla propria cultura, dagli studi e da ciò che vuole comunicare.
Ma è importante responsabilizzare ad un uso corretto e consapevole dei social?
Non tutti i social sono usati in ugual misura ed ognuno ha la sua funzione. Facebook, per esempio, è la pizza più grande dove tutti scrivono qualcosa anche se non hanno niente da condividere, magari partecipando o alimentando polemiche e veicolando messaggi sbagliati.
I social per questo vanno demonizzati? Assolutamente no, anzi. Penso che vadano usati con criterio, perché sono importanti per tutti noi, ci permettono di essere connessi con qualunque parte del mondo se vogliamo, scoprire luoghi nuovi, vedere le ultime uscite di libri e film, oltre a scoprire notizie e approfondimenti.
La comunicazione per tutti noi è di primaria importanza, è libertà e se i social network sono usati con coscienza possono darci una mano.
Educare i giovani ai social?
È importante educare i giovani ad un loro uso consapevole. Ma come fare? Iniziando a far comprendere ai giovani i diversi media e le loro tipologie di messaggi, per poterli usare in modo propositivo. Usare la rete in modo consapevole vuol dire saper convivere con essa, rispettando se stessi, gli altri e riconoscendo i rischi.
Presenti in ogni aspetto della vita, i social sono entrati anche nella scuola ed è importante saperli usare a scopi didattici.
Per insegnare ai giovani ad usare i social in modo responsabile è bene tenere a mente alcuni fattori:
- dipendenza → sempre più giovani tendono a trascorrere buona parte delle loro giornate in rete, estraniandosi dalla vita reale;
- tagliati fuori → attenzione a non perdersi un periodo di tempo fondamentale della propria esistenza, per essere sempre connessi;
- periodo del sonno → numerosi studi dimostrano che un eccessivo uso dei social, soprattutto nelle ore precedenti il sonno, comporta disturbi nel periodo e nella qualità del riposo.
Comunque, se usati in modo consapevole i social network sono utili strumenti anche a fini didattici.
L’ambito scolastico può essere il terreno fertile per un uso costruttivo dei social, che possono rendere più accattivanti gli argomenti affrontati, oltre a creare maggiore interazione all’interno della classe e favorire un apprendimento personalizzato. Per esempio:
- Facebook ed Instagram → utili per creare una pagina istituzionale attraverso la quale mostrare l’offerta formativa, creare collaborazione e dare vita a discussioni tra i gruppi di studenti.
- Twitter → con la sua natura sintetica può rafforzare la capacità di scrittura dei giovani, ricercare informazioni su un argomento e commentare avvenimenti importanti.
- YouTube → utile per trovare risorse di approfondimento sugli argomenti, oltre a proporre attività creative quali quella di editing.
Come sarà il futuro dei social network?
Internet, affiancato dai social network – evoluti nei servizi di comunicazione e di intrattenimento – ha trasformato i comportamenti individuali.
A differenza dalla previsione di molti, i social network non hanno soppiantato i media tradizionali, anzi molte attività hanno sfruttato i social per integrare la loro comunicazione e l’offerta di servizi/prodotti, oltre all’uso della Tv e della carta stampata.
Ma come si evolveranno i nuovi media su internet? I social sono un luogo per coltivare nuove e vecchie amicizie, acquisire followers… ma ormai sembrano fatti superati. Forse in futuro i social diverranno piattaforme orientate all’interazione e all’intrattenimento.
Non sarà forse un caso che Facebook, Instagram e Twitter, rispetto al passato, si stiano basando sui gruppi di discussione grazie all’introduzione di nuove funzionalità. Si stanno trasformando in piazze virtuali finalizzate a fare gruppo, creare aggregazione tra le persone che condividono passioni ed interessi comuni e all’interno dei quali sono più a loro agio per esprimere liberamente le loro opinioni.