Oggi giorno diamo per scontata la presenza del computer, degli smartphone e dei server aziendali, ormai divenuti a tutti gli effetti elementi della nostra vita quotidiana, le cui origini però hanno una storia molto lunga e avvincente.
Se ci fermiamo un attimo a chiederci cosa abbia cambiato il nostro mondo penso che il computer sia un elemento cardine e dalle sue origini arriviamo ai modelli presenti nei numerosi ambiti della nostra vita, divenendo ormai indispensabili per tantissime funzioni.
Ma chi ha inventato il computer? Quale è la sua storia? Da dove deriva la tecnologia che usiamo tutti i giorni e che stringiamo anche nelle nostre mani?
Il computer è sicuramente il prodotto dell’ingegno umano e abbraccia forme e soluzioni diverse che hanno attraversato le varie epoche.
Le origini del computer
Nel XVII secolo ci furono vari tentativi di costruire una macchina calcolatrice grazie a Pascal, Napier e Leibniz, tutti si basavano su ruote dentate le quali dopo un certo numero di giri azionavano quella vicina, che teneva il conto del risultato.
J. M. Jacquard contribuì alla nascita dell’elaboratore, progettando un telaio automatico con sottili tavolette di legno perforate.
Mentre intorno al 1880 Herman Hollerith sviluppò l’idea di elaborare dati usando schede perforate simili alle tavolette di legno, passando schede perforate sopra opportuni contatti elettrici compilò elaborazioni statistiche per il censimento degli Stati Uniti del 1890.
Numerosi gli eventi e gli studi che hanno portato alla nascita del computer, fondamentali per la sua creazione a tutti gli effetti.
Nel 1833 Charles Babbage progettò il primo esempio la macchina analitica, dotata di unità di memoria e unità di calcolo con l’uso di elementi meccanici programmati tramite schede perforate, progettò un calcolatore con memoria. La prima calcolatrice a tastiera risale però al 1850, dotata di un albero graduato che con il suo movimento calcolava il totale dell’operazione.
Il primo computer?
Quello che oggi potremmo chiamare computer arrivò nel 1900.
Il 1932 è la data che ha dato vita alla storia del computer ed al concetto di calcolatore odierno, quando l’americano Vannevar Bush costruì una macchina in parte elettronica che risolveva le equazioni differenziali.
Questo anno la tecnologia ha mosso i primi passi, regalando poi in seguito alla popolazione quel computer le cui funzioni e dimensioni sono assai diverse da quelle conosciute abitualmente. L’antenato dei computer moderni, gigantesco e conosciuto con il nome di MEMEX permetteva di registrare tutte le opere letterarie, pensieri e note in un immenso archivio. I padri del progetto furono Vanner Bush ed il suo team di ricercatori, che ci fornirono un primo esempio del funzionamento di un hard disk dove i dati vengono memerizzati attraverso impulsi magnetici per poi essere letti attraverso le testine. Le funzioni di Memex erano basilari, ma per l’epoca davvero impressionanti.
Il computer e la guerra mondiale
Si avvicinavano i tempi più sanguinosi, quelli della 2° Guerra Mondiale ed in questi periodi, sulla scia dell’innovazione portata da Memex e l’approssimarsi della battaglia, si moltiplicarono le invenzioni per essere utilizzati dai militari quali strumenti di spionaggio e di intercettazione radiofonica del nemico.
Dopo sei anni dopo la nascita di Memex, la guerra vide nascere il primo calcolatore chiamato La Bomba (i cui studi erano iniziati nel 1932), la cui invenzione è attribuita a Marian Rejewsky, ingegnere polacco, che fece del suo apparecchio uno strumento militare perfetto, destinato allo spionaggio. La Bomba era il naturale antagonista del tedesco Enigma e si propose di decifrare i messaggi in codice dell’esercito nazista. Nel 1938 fu completata.
Sempre in questo anno si fa largo il primo calcolatore moderno grazie allo scienziato Zonrad Zuse con Z1, interamente programmabile basato sul sistema binario e implementazione di memorie e relè.
Nel 1939 fa la sua comparsa ABC, il primo cpmputer digitale completamente elettronico. Uno dei maggiori passi avanti nella storia dei calcolatori introducendo i numeri binari e la loro gestione in un computer digitale.