Guida all’ottimizzazione SEO On page

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Cosa intendiamo con ottimizzazione SEO on page e cos’è? Ti rispondo subito: hai un sito web o sei in procinto di crearlo? La Seo è una delle componenti fondamentali che ti aiuta a renderlo più visibile sui motori di ricerca. Abbraccia tutte le pratiche e le tecniche che sono implementate direttamente sul sito, dalla scelta delle parole chiave, alla struttura dei contenuti, fino all’ottimizzazione dei meta tag, delle immagini, dei video e dei link interni in ottica Seo.

Ogni elemento ha un ruolo cruciale, scopri come sviluppare la tua strategia di ottimizzazione Seo on page perché è imprescindibile investirci se desideri ricevere traffico qualificato e aumentare la visibilità online, alla luce anche dell’evoluzione degli algoritmi sui quali si basano i motori di ricerca.

La prima cosa da fare è lavorare su tutti gli elementi che compongono ogni pagina del sito e sui quali abbiamo il diretto controllo. In questo articolo esploreremo insieme gli aspetti principali che riguardano l’ottimizzazione Seo on page del sito web, a quali fattori di ranking si riferisce e come applicarli efficacemente.

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Cosa è l’ottimizzazione SEO on Page?

Parliamo di come migliorare la Seo. Search Engine Optimization, ossia l’insieme delle tecniche e delle strategie che concorrono a migliorare la visibilità di un sito web sui motori di ricerca. La Seo in generale è una materia complessa, non certa poiché si basa su centinaia di fattori.

Si divide in tre branche:

  • Seo on page – tutto ciò che sta dentro una pagina/sito
  • Seo off page – tutto ciò che sta fuori del sito
  • Seo tecnica – aspetti legati all’intero sito.

Questi tre rami non vanno pensati separatamente poiché i principali fattori Seo che entrano in gioco per ciascuno, sia direttamente che indirettamente, hanno effetti sulle prestazioni del sito ed il lavoro di ottimizzazione Seo on page rimane decisivo in quanto contribuisce a rendere una pagina web performante ed efficace.

Cos’è la SEO on page? Letteralmente la Seo on page – o anche Seo on Site – riguarda tutte le attività che possiamo svolgere in prima persona sulle pagine di un sito e sulle quali abbiamo il diretto controllo; mira ad ottimizzare tutti gli elementi che la compongono, implementando tecniche e strategie così da renderla appetibile agli utenti ed in linea ai criteri di valutazione degli algoritmi dei motori di ricerca.

Oggi il panorama digitale è sempre più competitivo, pertanto è essenziale applicare l’ottimizzazione Seo on page per chiunque desideri costruire una presenza online efficace e duratura. È un’attività estesa, che riguarda tutto ciò che possiamo ottimizzare di una pagina web:

  • codice
  • architettura del sito
  • contenuto
  • meta tag
  • titoli
  • tag di intestazione
  • link interni
  • Url
  • dati strutturati
  • parole chiave.

3 pilastri della SEO: SEO on site, SEO off site, SEO tecnica

La Seo on site comprende al suo interno la Seo on page, la quale come abbiamo già detto ha il compito di ottimizzare gli elementi delle pagine e creare contenuti che attirano gli utenti, tenendo conto di un’approfondita ricerca delle parole chiave e un’analisi dei competitor.

La Seo off site abbraccia la Seo off page, la quale riguarda tutte quelle strategie esterne al sito web, come in backlink, la reputazione online, l’attività social…

Mentre la Seo tecnica affronta aspetti più complessi, come la velocità di caricamento, l’ottimizzazione per i dispositivi mobili, la corretta indicizzazione.

 

L’ottimizzazione SEO on page local

All’attività di ottimizzazione Seo on page si affianca anche la Seo Local, o Seo Locale, ossia l’insieme delle strategie e tecniche volte a migliorare la visibilità nelle ricerche locali sui motori di ricerca di qualsiasi attività e impresa. Nel mio Blog affronto varie tematiche Seo

 

13 fattori di l’ottimizzazione Seo on page

Come ottimizzare lato SEO un sito? Oggi, ogni attività ed azienda non può dimenticare la propria presenza online ed il successo che ne può derivare, quindi è necessario conoscere i fattori dell’ottimizzazione Seo on page per migliorare la visibilità in internet. Google è il principale motore di ricerca che prende in considerazione più di 200 fattori (sulla maggior parte dei quali non abbiamo nessun controllo), eccetto quelli relativi all’ottimizzazione on page.

Come si fa l’ottimizzazione SEO on page? Essa fa riferimento non solo ai testi, ma anche titoli, meta description, meta tag, codice HTML, tag di intestazione, sottotitoli, paragrafi, didascalie dei contenuti multimediali, immagini, video, link interni, sitemap, file robots.txt, qualità e lunghezza dei contenuti, mobile friendly, sicurezza del sito, Url, struttura tecnica e esperienza utente.

Iniziamo ad affrontare i primi fattori:

  1. Codice HTML. La struttura logica e gerarchica di una pagina web nasce dalla scrittura del codice HTML – ed altri linguaggi – la sua corretta visualizzazione sui motori di ricerca deriva dal markup scritto correttamente, senza errori, componendo i vari sottoinsiemi (title, description, paragrafi, grassetto, sottolineato, link). Il legame tra Seo e linguaggio HTML è divenuto per questo sempre più stretto.
  2. Meta tag. Sono invisibili agli utenti, non influiscono sulla grafica della pagina, ma fondamentali per i motori di ricerca. Frammenti di testo che descrivono loro il contenuto, sezioni del codice HTML (precisamente nella parte <head>) con informazioni sul sito e sulla pagina. Sono quindi un fondamentale componente dell’ottimizzazione Seo on page con un ruolo cruciale nell’indicizzazione e nel posizionamento. Sono spesso chiamati “alfabeto della Seo” ed i più importanti sono: title, description, robots, hreflang, canonical.
  3. Tag Title. È l’elemento più rilevante per i motori di ricerca, si trova nella sezione <head> del codice ed ha un impatto diretto sul posizionamento della pagina stessa, contenendo la parola chiave principale. Deve corrispondere esattamente al contenuto di ogni singola pagina web e non deve superare i 65 caratteri. Nella maggior parte di casi Google utilizza il <title> per visualizzare il risultato in Serp, ma se così non fosse può essere dovuto al fatto che il title non corrisponde alla query dell’utente, ma il motore di ricerca vuole comunque presentare la pagina, oppure è mancante o non descrive bene il contenuto della pagina alla quale si riferisce. Inoltre, deve essere diverso per ciascuna pagina del sito web o si incorre in una cannibalizzazione tra pagine dello stesso sito.
  4. Meta Description. Anche questo tag risiede nella sezione <head> del codice, descrive in modo accurato e sintetico il contenuto della pagina ed in Serp appare proprio sotto il title, fungendo da slogan per attirare l’utente a cliccare. Deve contenere le parole chiave e non superare i 155-160 caratteri. Ottimo se riesce a spiegare agli utenti i vantaggi dei quali usufruire se visiteranno quella pagina.
  5. Grassetto e corsivo. Evidenziando alcune parole in grassetto o in corsivo si aiuta l’utente a comprendere il contenuto della pagina, mettendo in risalto la tematica del paragrafo o della pagina intera. Per questo sono fattori di ottimizzazione Seo on page.
  6. Robots.txt. File (il cui nome scritto in minuscolo) inserito nella radice del dominio e fornisce istruzioni su ciò che devono fare i motori di ricerca. In sintesi controlla a cosa gli spider hanno accesso. Per esempio può bloccare il loro accesso a pagine riservate, a script o codici, evitare l’indicizzazione di contenuti duplicati (anche se è più opportuno risolvere il problema alla fonte). Ogni dominio (sia di primo livello che sotto-dominio) deve avere un file robots.txt proprio, all’interno del quale inserire le istruzioni in blocchi separati, il cui ordine non è importante. All’interno deve riportare anche l’indirizzo dove reperire la sitemap del sito.
  7. Sitemap. In formato XML, fornisce agli spider l’elenco di tutti gli Url che si vuole scansionare ed indicizzare, aiutandoli ad individuare anche pagine che probabilmente non avrebbe trovato. In questo modo si comunica a Google l’ultima data di aggiornamento dei contenuti e si fornisce una visione completa del sito per capire se ci sono problemi di indicizzazione o contenuti duplicati. Non deve superare i 50 Mb, altrimenti deve essere divisa in più file, inoltre è importante creare una sitemap separata sia per le immagini e che per i video.
  8. URL. L’ottimizzazione Seo on page degli URL riguarda la loro brevità, migliori quelli statici invece che dinamici, oltre che essere privi di maiuscole. Meglio se facili da ricordare e spogli di caratteri strani.
  9. Sicurezza sito web. Google ama le pagine ed i siti web che usano comunicazioni sicure durante le richieste di un utente. Se il tuo sito web utilizza https:// significa che è installato un protocollo sicuro, chiamato Transport Layer Security (TLS), che ha rimpiazzato quello originario (SSL) per fornire un livello di protezione superiore e rigoroso. Necessario per tutti i siti web che richiedono soprattutto l’inserimento delle informazioni sensibili (nome, cognome, data di nascita, dati bancari e di pagamento…).

Perché le intestazioni sono fondamentali per la SEO?

L’ottimizzazione Seo on page per i tag di intestazione (H1, H2, H3, H4, H5, H6) crea una gerarchia dei titoli dividendo i testi in paragrafi e sotto-paragrafi, con il compito di aiutare l’utente a capire di cosa tratta il contenuto e fargli comprendere se è arrivato sulla pagina giusta.

 

Come ottimizzare lato Seo le immagini per un contenuto più coinvolgente

L’ottimizzazione Seo on page delle immagini riguarda il loro nome (il nome del file), che deve comunicare il suo contenuto, poi occorre specificare l’attributo alt dove spiegare l’argomento dell’immagine ed il title. Migliori i formati Jpg, Png e WebP (il nuovo formato di Google, per immagini più leggere e veloci nel caricamento).

 

Come ottimizzare i video per un contenuto più coinvolgente?

I filmati veicolano le informazioni in poco tempo e per questo sono molto amati dagli utenti, ma devono ricevere un’ottimizzazione Seo on page per i video adeguata, grazie alla scelta della piattaforma sulla quale vengono pubblicati, parole chiave adatte e relative al loro contenuto, oltre a inserire i dati strutturati nella pagina che lo ospita. Può aiutare una descrizione del video posizionato all’inizio della pagina senza ripeterlo in altre, ottimizzarlo per renderlo visibile da mobile e creare una sitemap apposita.

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Come strutturare i tuoi contenuti per migliorare l’esperienza utente?

Se una volta l’ottimizzazione si “limitava” al codice HTML della pagina e nei casi peggiori alla ripetizione delle parole chiave, da un pò di tempo a questa parte le cose sono cambiate a favore di contenuti ricchi semanticamente, in grado di affrontare l’argomento in modo esaustivo. L’ottimizzazione Seo on page per l’user experience passa anche dall’includere in maniera naturale sinonimi, correlate e affrontare tematiche collegate così da soddisfare le esigenze degli utenti. Necessari ed utili i collegamenti ad altre risorse pertinenti e contenuti di qualità (interni ed esterni al sito), così da approfondire l’argomento, in modo da essere i più esaustivi possibili.

 

Struttura del sito web: come organizzare le tue pagine?

Siamo giunti all’ottimizzazione Seo on page per l’usabilità del sito. Affinché questo sia facile da navigare e consultare (sia per gli utenti che per i motori) va studiata un’architettura delle informazioni e presentare i contenuti in modo logico e gerarchico. Da questo ne deriva quanto un sito sia usabile da parte degli internauti affinché abbiano un’esperienza positiva e tornino a consultarlo. Una buona architettura pretende che l’utente faccia il minor numero di click (non più di 4 dalla home page) per raggiungere le pagine importanti, evitando così un’organizzazione troppo profonda nella quale potrebbe perdersi.

Inoltre non dimentichiamo che più una pagina è lontana in numero di click dalla home, più perde la sua importanza. Un’efficace ottimizzazione Seo on page permette una facile scansione da parte dei motori di ricerca, il sito è più facilmente visitabile da parte degli utenti, ha una navigazione di primo livello dove contenere i contenuti dettagliati, ed una sub-navigazione per le pagine secondarie. Siti web più facili da navigare sono quindi quelli con una gerarchia piatta.

 

Qual è il ruolo dell’ottimizzazione SEO on Page per i link interni?

Ci sono vari tipi di link, il migliore è quello testuale; Google analizza il contenuto intorno al link (prima e dopo) e se è a lui pertinente, se risiede nel corpo principale della pagina o se invece è in una sezione secondaria (il piè di pagina o in una barra laterale). Il motore di ricerca presta attenzione alla prominenza (se il link appare all’inizio del contenuto, allora è più importante) ed alla prossimità (se le parole che linkano non sono diluite da altre).

L’ottimizzazione Seo on page per i link interni fa attenzione alle parole che compongono l’anchor text (il testo di ancoraggio), ossia la parte cliccabile che fa approdare ad un’altra pagina web. I link che collegano le varie sezioni aiutano il motore di ricerca a scansionare tutto il sito e ad indicizzarlo meglio. Infatti, internet è nata proprio in questo modo, tramite il passaggio da un link ad un altro.

 

Ottimizzazione Seo on page per il mobile friendly

Oggi la maggior parte delle persone naviga da smartphone e tablet, per cui predisporre un sito web che sia facilmente navigabile dai dispositivi mobili piace molto sia agli utenti che ai motori di ricerca. Google preferisce quelli che adattano il layout al dispositivo utilizzato poiché permettono una maggiore esperienza utente, tanto che il fattore mobile-first è divenuto un elemento di ranking per una migliore indicizzazione sulla Serp. Questa è l’ottimizzazione Seo on page per il mobile friendly.

10 errori frequenti da evitare

Questi errori frequenti nell’ottimizzazione Seo on page sono da evitare poiché danneggiano il posizionamento del sito sui risultati di ricerca e non gli permettono di raggiungere il posto che merita. Ecco di seguito alcuni comuni sbagli da evitare per non compromettere il progetto e la strategia online:

  1. Parole chiave inefficaci. Scegliere le parole chiave e svolgere una keyword research non idonea o accurata porta al fallimento, occorre un’analisi consapevole anche dei competitor oltre a comprendere le esigenze degli utenti.
  2. Contenuti scarni e non di qualità. Come avrai capito i contenuti hanno un grande peso per il posizionamento di un sito sui motori di ricerca, pubblicare quelli troppo brevi, ripetuti, scadenti, copiati, duplicati o con errori ortografici non hanno alcun valore per gli utenti, tanto meno per Google il cui scopo è fornire informazioni efficienti alle persone. Pertanto non curando i propri contenuti si ricevono penalizzazioni e mancanza di traffico.
  3. Keyword stuffing. La ripetizione forzata ed innaturale delle parole chiave poteva essere in parte accettata decenni fa, oggi con il web semantico non è più ammissibile, anzi comporta una penalizzazione da parte di Google che vedrà il sito web come spam. Inoltre anche gli utenti faranno fatica a leggere un testo innaturale, svalutando l’intero progetto.
  4. Nessuna pratica di ottimizzazione Seo on page. Per compromettere la visibilità del sito basta non ottimizzare il title, la meta description, i tag di intestazione delle pagine, gli attributi alt delle immagini, gli Url ed i link interni ben organizzati. Non solo i motori di ricerca non indicizzano bene le pagine del sito, ma anche gli utenti lo abbandonano rapidamente.
  5. User experience scadente. Un sito non fruibile per le persone chiaramente non potrà ottenere risultati, poiché non sarà piacevole da navigare ed utilizzare.
  6. Sito lento. Un sito lento a caricarsi frusta e stufa gli utenti, che lo abbandoneranno a favore di altri. Ciò influisce negativamente sul ranking della serp.
  7. Problemi legati ai link. La rete nasce e si basa sui link, quelli interni aiutano i motori di ricerca a comprendere la struttura di navigazione e contribuiscono a trattenere il visitatore sul sito, mentre quelli esterni aiutano le persone ad approfondire la tematica. Ma se non sono gestiti correttamente ecco che arrivano i problemi. Per esempio i link rotti (broken link) indeboliscono la struttura del sito, così come acquisire link esterni non pertinenti, di dubbia o scarsa qualità penalizza la tua reputazione. Pertanto è necessario improntare una corretta e studiata campagna di link building.
  8. Non essere mobile. Come dicevamo prima la navigazione da mobile è predominante, quindi non avere un sito web responsive non è fruibile per gli utenti a causa di una fruizione complicata dei contenuti. Meglio evitalo.
  9. Quali sono i tuoi rendimenti? Se non controlli periodicamente gli effetti del lavoro svolto e non ne monitori l’andamento commetti un grave errore. Devi conoscere la concorrenza, per quali parole chiave si posiziona il sito web oltre ad eseguire una Seo Audit per rilevare eventuali problemi.
  10. Sei social? Non puoi più far finta di niente, se vuoi diffondere i tuoi contenuti occorre farlo anche sui social, da integrare sul sito così da aumentare la visibilità, attirare utenti e ricevere link naturali da altri.

 

Conclusione

La Seo è cambiata negli anni e non può essere considerata un cuscinetto di salvataggio nel caso in cui il progetto web non funzionasse bene, ma deve essere integrata nell’ossatura della strategia digitale, in questo una buona ottimizzazione Seo on page è un elemento indispensabile che rende un sito web usabile da ogni punto di vista e apprezzato dagli internauti, così da essere Seo friendly.

Come avrai ormai capito curare il processo di ottimizzazione Seo on page è di primaria importanza se vuoi essere posizionato sui motori di ricerca. È una branca della Seo che aiuta a renderti visibile dagli utenti, che eseguono le ricerche utilizzando parole chiave analoghe al tuo settore e di conseguenza questo permette di essere apprezzato anche dai motori di ricerca. Il loro fine è chiaro: presentare all’utente le informazioni e le risorse che sta cercando e creare così una buona esperienza utente.

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