I social saranno a pagamento?

I social permettono di entrare in contatto con gli altri, costruire amicizie e legami, cercare informazioni. Sono ormai parte della nostra quotidianità e spesso capita che ci facciano sentire il mondo a portata di mano. Ma li useremo ancora se diverranno a pagamento?

 

Utenti semplici e premium

Sembra che il fondatore di Facebook, Mark Zuckerberg, abbia annunciato l’avvio della sperimentazione sulle “spunte blu” di Instagram e Facebook: per averle dovremmo pagare un abbonamento mensile (quasi 12,00 dollari al mese). Soluzione simile pensata anche da Elon Musk per Twitter.

Con il pagamento mensile gli abbonati avrebbero una corsia privilegiata anche per l’assistenza clienti e la protezione contro account clonati.

Ma chiariamo subito un prezioso particolare!

Così come Twitter, chi vorrà usare Instagram Facebook senza pagare un euro potrà farlo, con pochi svantaggi per adesso. Probabilmente chi deciderà di non pagare sarà considerato un utente di seconda fascia, con dinamiche in evoluzione nel futuro.

Si creerà una differenza tra utenti “semplici” ed utenti premium i quali, questi ultimi, potrebbero acquisire sempre più vantaggi in futuro.

Ma perché questa decisione? Come tutte le grandi aziende anche Meta sembra uscire da un anno finanziario non buono, con una sostanziale diminuzione delle azioni tra il 2021 ed il 2022. La scelta di puntare sul Metaverso sembra quindi ancora dover dare i suoi frutti attesi.

Crescono invece gli utenti che usano i social per l’azienda e quindi la scelta di Zuckerberg è quella di monetizzare chi usa i social per lavoro e chi ha la funzione di “creator”, ossia crea contenuti che vengono pubblicati in rete.

I social potrebbero essere trasformati in piattaforme dove una parte degli utenti – senza avere voglia di pubblicare nulla – scorre i contenuti realizzati da altri, i “creator”.

Chi punterà sulla “spunta blu” probabilmente potrà avere in futuro un account più sicuro, funzioni in anteprima, maggiore visibilità sull’algoritmo. Tutti privilegi che potrebbero allontanare dai social chi ha una cerchia ristretta di follower fatta di amici, parenti e colleghi.

La fine dei social network come li conosciamo? Mah… forse a qual punto avremo davanti solo un palinsesto infinito di contenuti, verso i quali interagire ogni tanto con un like ed un commento.

 

Doppia definizione dei social network

Dare una univoca definizione dei social network non è semplice, perché da un lato sono ritenuti reti sociali, dall’altro piattaforme che abilitano la socialità online (SNS, ossia “social network sites”). Vediamo la differenza:

  • Rete sociale → è stata la prima espressione proposta nel 1956 e viene indicata per una rete di individui connessi tra loro sulla base di interessi di qualche tipo. Un social network sarebbe una rete formata da nodi e legami, nella quale i nodi sono rappresentati dagli individui ed i legami dalle relazioni tra questi. Il concetto di rete sociale travalica però la digitalizzazione della società e può svilupparsi in ogni contesto (famiglia, tempo libero, lavoro).

  • Social network sites → piattaforme online nate allo scopo di abilitare relazioni sociali e online. Oggi questa definizione è stata soppiantata dalla prima. Permettono di creare un profilo, avere una lista di utenti con cui connettersi, instaurare relazioni e conoscere le connessioni altrui. Le piattaforme si sono evolute, hanno sempre maggiori funzioni per far compiere diverse operazioni ed azioni.

In realtà le due definizioni non sono così distanti, poiché le piattaforme abilitano le pratiche sociali e le relazioni, dando vita a reti sociali che potrebbero sembrare essere solo online, ma in realtà sono legate a quelle reali del mondo offline.

Grazie ai social network si sviluppano una varietà di reti e flussi che coinvolgono diversi soggetti e più piattaforme.

I contenuti creati e pubblicati – testi, immagini, video – sono realizzati dalle singole persone, da organizzazioni, da aziende ed istituzioni con diversi livelli e gradi di professionalità. Mentre il raggio d’azione non è limitato alle sole relazioni interpersonali sia pubbliche che private, ma sono costruite e condivise con altri.