Il Giallo, uno dei tre colori primari della sintesi sottrattiva – insieme al ciano ed al magenta – fa parte dei colori dello spettro percepibili dall’occhio umano ed è classificato come “colore caldo”.
La sua lunghezza d’onda è tra 565 e 590 nanometri.
Lavorare nel campo della grafica vuol dire anche identificare i colori con precisione e conoscere le caratteristiche sia fisiche che percettive trasmesse da essi stessi.
L’ampia gamma di varietà di questo colore ha generato una serie di definizioni, conosciute da chi opera con la comunicazione visiva.
Il colore Giallo può assumere toni più caldi ed intensi, oppure acidi e freddi, i quali tra loro hanno un diverso significato. Indicare in modo generico la sua tonalità è molto rischioso specie per la creazione di un progetto grafico.
Giallo: quanti significati?
Il giallo appartiene alla famiglia dei colori caldi, il suo complementare è il viola ed il blu a seconda che si operi con la sintesi sottrattiva o additiva. La sua luminosità e la capacità di concentrare l’attenzione ed i valori psicologici rendono il Giallo prezioso per la grafica.
Quando con un prisma scomponiamo lo spettro visibile, creando i colori dell’arcobaleno, il giallo occupa una posizione quasi centrale.
Nelle sue sfumature più calde il giallo rappresenta luce, intelligenza, saggezza, bontà, fede.
Ma con differenti tonalità può assumere anche valenze negative, quali: tossicità (dello zolfo) e aridità del deserto. Oppure gelosia, malattia, avarizia, follia.
Unito al nero – con il quale forma una delle coppie di maggiore leggibilità – è usato per segnalare un pericolo o richiedere attenzione.
Nella letteratura italiana il termine “giallo” è invece sinonimo di testo poliziesco e thriller.
7 tonalità di Giallo
Dal punto di vista psicologico si ritine che la scelta di questo colore denoti una ricerca di cambiamento, libertà, ottimismo, vivacità, capacità di socializzare e ricopre varie tonalità più o meno conosciute.
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Giallo primula → è un giallo tenue e morbido, come suggerisce il nome del fiore, molto amato in Inghilterra durante l’epoca Georgiana (1.1.3).
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Gallo zolfo → simile al giallo primula, ha una tonalità leggermente più fredda e se associato al nero è usato spesso nei segnali di pericolo (1.1.5).
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Giallo limone → questa gamma è molto ampia, abbraccia quelle che ricordano il giallo zolfo fino a sfumature più calde (1.2.4).
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Giallo oro → è un colore molto caldo, da sempre usato per simboleggiare e rappresentare il prezioso metallo. Anche il giallo oro si presenta in varie tonalità, da quello classico (1.1.7) all’oro vecchio (1.5.1).
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Giallo cadmio → simile al giallo cromo ma più luminoso, già dalla metà dell’800 aveva sostituito quest’ultimo che era composto da una sostanza velenosa (4.1.4).
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Giallo Napoli → conosciuto anche come giallo egiziano, tende leggermente all’arancione. Veniva prodotto dalla fine del ‘700 con un composto chimico a base di piombo (cromato di piombo). Era il colore molto amato da Vincent Van Gogh tanto che si narra essere stata proprio la sua tossicità la causa della pazzia del pittore (7.2.5).
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Giallo zafferano → ha una tinta calda, tendente all’arancione ed il suo nome deriva dall’arabo – za’faràn – che vuol dire appunto giallo (9.1.3). Lo ritroviamo spesso in cucina poiché accompagna il tipico piatto di risotto.