Come rendere più visibile la tua attività?

Come puoi migliorare la visibilità della tua attività? Se almeno una volta ti sei posto questo domanda vorresti sapere quali passi compiere.

Oggi vorrei proporti un articolo che riassume le metodologie per migliorare la visibilità della tua attività e farti trovare dai clienti, interessati ai tuoi servizi ed ai tuoi prodotti.

Avrai sicuramente sentito parlare di target (concetto di marketing), un gruppo “ideale” di persone interessate (o potenzialmente interessate) a ciò che vendi e realizzi. Nel target della tua attività rientrano clienti già esistenti e quelli che potrebbero diventarlo, perché interessati a ciò che svolgi. Per individuare il target occorre naturalmente un’analisi di mercato, una volta definito il target puoi definire gli obiettivi stabilendoli con alcune regole. Gli obiettivi della tua presenza in rete devono essere:

  • quantificabili
  • numerabili
  • raggiungibili

Dovrai quindi stabilire cosa raggiungere ed in quanto tempo. Quello che ti consiglio sempre di fare è di affidarti a professionisti del settore e non improvvisare. Diffida anche da chi ti assicura o promette risultati miracolosi in poco tempo ed a prezzi bassi… in questo ambito è molto difficile avere sicurezze certe nei risultati! Per avere successo online ci vuole pazienza, costanza e dedizione in modo quotidiano, tener conto dei cambiamenti sociali, delle esigenze delle persone e non ultimo dell’arrivo di nuove tecnologie.

 

Il marketing è cambiato?

Il marketing dopo la chiusura totale da Covid-19 è cambiato, si è evoluto e continua ancora a farlo. Il Covid-19 non ha risparmiato nessun aspetto della nostra vita, cambiando anche il modo di promuovere se stessi e la propria attività. È stato importante continuare a rimanere in contatto con i nostri clienti, anche a distanza, e chi non ha potuto realizzare il proprio ecommerce ha utilizzato metodi alternativi per promuovere il proprio brand.

Settimane perse di lavoro o a regime ridotto, per molte attività o professionisti hanno comportato cali nel fatturato e le prospettive anche dopo al riapertura per molti non sono rosee. Qualcuno si è scoraggiato, mentre qualcun altro ha colto l’occasione per rilanciare la propria attività.

Ogni problema in cui ci si imbatte può essere trasformato in una nuova opportunità, se davvero si desidera fare qualcosa di positivo che giovi a tutti.

I costi inferiori rispetto ai media tradizionali (quali tv, radio, stampa, affissioni) incoraggiano a promuoversi in rete. Chi si lancia da solo nel mondo della rete, improvvisando, non ottiene i risultati sperati.

Spesso si sottovaluta il diverso stato d’animo con cui il target si approccia alla rete, esistono app o social utilizzati per svago o distrazione, pertanto un messaggio promozionale può essere fastidioso ed ignorato. Mentre un messaggio divertente che gioca sul prodotto o il servizio che offri lo farà ricordare con piacere.

 

Ecco alcuni errori che consiglio di evitare:

  1. Trascurare il tuo sito – l’ondata di espansione dei social ha portato a trascurare molti siti vetrina, sia dal lato dei contenuti che dall’ottimizzazione per i motori di ricerca. Risultato dell’abbandono? Siti web che ricevono visite solo da chi cerca il nome dell’azienda, con contenuti non aggiornati e noi coinvolgenti.
  2. Fai qualcosa di rilevante? Comunicalo! In rete c’è chi si celebra troppo e chi affatto, e tante sono le attività che fanno cose di valore per l’utente ma non le comunicano attraverso i propri canali. Questo è controproducente per l’attività, che spreca le occasioni per essere visibile ed intercettare potenziali clienti
  3. Non perdere il controllo diretto del tuo brand. Molti delegano ad importanti piattaforme la promozione sulla rete, ciò ha reso popolari per esempio i siti per le prenotazioni alberghiere (Booking, Trivago, Expedia, ecc.). Ma gli utenti finali, una volta indicata la località di destinazione e la categoria, non pongono attenzione ad una struttura ricettiva rispetto ad un’altra. Scelgono in base al prezzo, alle recensioni ed alle caratteristiche rilevanti. Sicuramente non perchè un brand ha fatto colpo su di loro. Così, oggi solo il 10% delle prenotazioni arrivano direttamente dal proprio sito web. La stessa situazione si sta diffondendo anche per i ristoranti. Inoltre delegano il destino del proprio brand anche attività che preferiscono vendere i loro prodotti attraverso marketplace (Amazon, eBay, ecc.) o ecommerce che racchiudono prodotti di diverso genere (anche dei concorrenti diretti), piuttosto che sviluppare un ecommerce proprietario sul quale avere il pieno controllo.
  4. Il fai da te non fa risparmiare. Evitare di affidarti a professionisti del settore ed improvvisarti in questo campo porterà via molto tempo, distraendoti dalla tua attività principale e facendo di conseguenza lievitare il costo effettivo.
  5. Iscrizione alla newsletter. Non inondare il uovo iscritto con messaggi (spesso inutili), ma accoglilo con una mail personalizzata di benvenuto, predisponendo azioni specifiche ad ogni sua azione. Potrai creare un rapporto diretto con il tuo cliente, facendolo sentire a casa e rafforzando l’immagine del brand.

 

Quante strategie di marketing ci sono?

  • Viral marketing, o marketing virale, che comprende un insieme di tecniche e strategie che usano i contenuti per attivare il passaparola e far crescere in modo esponenziale la conoscenza del brand.
  • SEO, il pilastro del web marketing, una delle strategie più efficienti per farsi trovare sui motori di ricerca, ottimizzando il sito per i motori di ricerca.
  • Pubblicità online, l’advertising, ossia le campagne a pagamento da realizzare su Google AdWords, Facebook Adv e Instagram Adv.
  • Influencer marketing, una delle strategie di marketing più recenti, consiste nell’intercettare una parte di pubblico usando persone più influenti sui social (gli influencer, appunto), per risultare credibili e convincibili.
  • Social media marketing. O marketing nei social media, è quella branca del marketing che genera visibilità sui social rendendoli aggregatori per le attività.

 

Conclusione

nel 2020 gran parte dei marchi investe in pubblicità e sui social media, facendo crescere Facebook e Youtube con annunci e messaggi sponsorizzati. Le aziende usano più canali di marketing collegandoli tra di loro per promuoversi in rete. Con la quarantena dovuta al Covid-19 è cresciuto anche il marketing conversazionale? Che cos’è? Potenziali clienti, attraverso la rete ed i social, cercano maggiori informazioni valutando opinioni di persone reali che hanno provato il prodotto/servizio prima di loro. È un nuovo aspetto del marketing online, ma che ha fatto al sua comparsa da tempo per poi aumentare negli ultimi periodi.